Ho ascoltato “CHECK” il primo singolo del cantautore umbro FIORITI (all’anagrafe Matteo Fioriti).

Un testo emozionante, una riflessione interiore urlata con garbo e discrezione.

Il forte desiderio di comunicare è il salvagente che fa restare a galla la propria anima, la protegge, la trasforma in canzone.

“Amico fragile” pensava: “.. è bello che dove finiscono le mie dita, Debba in qualche modo incominciare una chitarra”

Fioriti espande il concetto: “…con la chitarra che vibra sopra il petto…”.

Il pensiero diventa emozione attraverso le vibrazioni, le vibrazioni producono emozioni che alimentano il pensiero, creando quel loop emotivo che si sfoga solo con la creatività.

“…scrivo per svuotarmi…
…fino a ricordarmi chi sono veramente io…”

riassume sinteticamente il senso di questo pezzo. Fioriti ci racconta quanto sia importante prendere coscienza del proprio essere, raccogliere tutte le proprie esperienze dandogli un senso attraverso la scrittura, semplicemente con la penna come faceva già da bambino.

Concetti grandi espressi anche da altri autori che fanno promettere bene per il futuro di questo giovane artista; parafrasando Caparezza in China Town: “ …non è la fede che ha cambiato la mia vita ma l’inchiostro”.

Mi piace immaginare il testo di “CHECK” scritto di getto, magari di notte rileggendolo solamente il giorno dopo con la convinzione e lo stupore di avere trovato la strada giusta.

Alberto Lodovichi per MusicHunter

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