Nel 2019 nasce il progetto “Dove esisti anche tu”. In questa canzone Emmegi vuole evidenziare quanto fa male non essere accettati, per il proprio orientamento sessuale, dai propri genitori e dalla società, quanto fa male sentirsi dire: “frocio, l’omosessualità è una malattia, …”.
A distanza di due anni nasce “Dove esisti anche tu parte 2” dove racconta la realtà di una coppia omosessuale, di come sia una coppia come le altre, piena di emozioni, risate, litigate e pianti, come si vivono le stesse emozioni
che si provano in una relazione eterosessuale, la stessa sensazione di sentirsi pieni e di avere una vita ricca di colori quando si ama qualcuno. Le parole sono uscite da sole, paragonando le sue vecchie relazioni tossiche e insultate da tutti, con la sua relazione attuale. Per questo è un testo profondo, che fa riflettere, ma anche pieno di colore e amore. Ognuno di noi è libero di avere la propria opinione, ma diventa sbagliata quando persone che non fanno del male a nessuno vengono insultate, picchiate ed isolate solo per il proprio orientamento sessuale. Queste
canzoni vogliono dimostrare che anche gli omosessuali sono uguali alle altre persone e far sentire a casa, e meno sole, tutte le persone che hanno bisogno di conforto.

CHI E’ EMMEGI
Michelle Guimaraes, in arte EMMEGI, è nata a Erba (Como) il 17 aprile
del 1996 da genitori brasiliani. La musica ha sempre fatto parte della
sua vita sin da piccola. Attualmente vive in provincia di Como e divide
le sue giornate tra la grande passione per la musica e il suo lavoro
che le permette di portare avanti il suo sogno.

LA SUA STORIA
Tutto parte dalla cucina di casa dove la mamma cercava di
intrattenerla, mentre preparava la cena, dandole mestoli e mestolini
che lei anziché utilizzare per far finta di cucinare usava per suonare la
sua batteria immaginaria. Grande gioia arriva quando una batteria
giocatolo le viene regalata e da lì gli strumenti musicali non la
lasceranno più. Sin dalle elementari inizia a studiare diversi
strumenti, chitarra, pianoforte e batteria, ma quello che continua a
suonare ancora oggi è il pianoforte. Alle scuole medie raggiunge la
madre, che nel frattempo si era trasferita nella Marche, e conosce un
ragazzino della sua età con cui inizia a condividere la passione per la
musica e a scrivere i primi brani. Da lì continua a mettere su carta i
suoi pensieri. A quattordici anni torna in provincia di Como dal padre
e vive con lui sino ai sedici anni, fino a quando lui si trasferisce in
Brasile con la nuova compagna.

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Rimane sola ed inizia per lei un
periodo difficile che la porta ad allontanarsi dalla musica fino ai
diciannove anni. Tutto riparte grazie al capo animatore di un villaggio
in cui lei era andata a lavorare che la sente cantare per caso e le
chiede da quella sera di esibirsi negli spettacoli serali. Tornata a casa
e presa la maturità, nonostante tutte le difficoltà che la vita le ha
messo davanti, riprende con la sua musica. Le sue canzoni negli anni
hanno un’evoluzione sino ad arrivare alla EMMEGI di oggi, più
consapevole della sua musica, che utilizza di più la linea melodica,
che continua a raccontare la sua vita e i suoi disagi per arrivare a
quelle persone che come lei ne hanno passate tante e grazie alle sue
canzoni vuole dire loro: “Non siete soli”. Attraverso le sue canzoni
affronta anche temi importanti come la violenza sulle donne e
l’omofobia, storie in parte autobiografiche.

LA SUA STORIA
Inizialmente la sua musica era più vicina al rap, influenzata dalla sua
passione per J-Ax, sceglie questo stile per raccontare quello che le
succedeva e i suoi sentimenti. Nel tempo decide di utilizzare anche
linee melodiche, possiamo iniziare a notarlo in “Dove esisti anche tu
ed ancora di più in “Dove esisti anche tu parte 2

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