CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’ALBUM “FAKE NEWS” DEI PINGUINI TATTICI NUCLEARI – 30.11.22

La conferenza stampa di presentazione del nuovo album dei Pinguini Tattici Nucleari è finita da poco e sto facendo il primo ascolto dei pezzi del nuovo disco.

Partiamo dal fatto che I Pinguini, seduti sul divano bianco del Ride di Milano, non hanno tanto raccontato il disco -scelta giusta perché i dischi si ascoltano e non si raccontano-  quanto hanno voluto far capire chi c’è dietro l’acronimo PTN.

PINGUINI TATTICI NUCLEARI

E qui viene fuori la prima cosa che non mi sarei aspettato perché se è vero che Riccardo Zanotti è il leader dei Pinguini si capisce da lontano che loro, Zanotti in testa,  sono, si considerano,  pensano e lavorano da band.

In questo senso il titolo del nuovo lavoro “Fake News” non è casuale ed è la risposta ad una serie di false notizie girate durante l’estate secondo cui Riccardo Zanotti avrebbe lasciato i Pinguini per iniziare una carriere solista, un pò quello che è successo, per davvero, con Tommaso Paradiso e i Thegiornalisti.

La notizia, falsa, ha spiazzato Zanotti e compagni al punto da decidere che poteva valer la pena usare “Fake News” quale titolo per il nuovo album.

In fondo il titolo dell’album è una sorta di statement per sottolineare che i Pinguini ci sono e sono tutti e 6.

Diciamo subito che l’ album è dichiaratamente pop, come è scontato che sia perché i Pinguini,  come hanno ribadito loro stessi nel corso della conferenza stampa, sono una band che fa pop.

Il pubblico dei Pinguini, sia quelli che li seguono da anni -da quando suonavano davanti a poche persone- sia a quelli che li apprezzano non da molto ma sono già pronti a fare la fila davanti ai cancelli di San Siro o dell’Olimpico -a proposito sono già stati venduti oltre 300.000 biglietti per il tour di luglio e agosto 2023- vogliono e si aspettano canzoni pop.  Questo disco non li deluderà di certo.

Se il percorso filologico dei Pinguini è assolutamente in linea con il recente passato e il “probabile” futuro della band quello che colpisce è la consapevolezza che i 6 ragazzi bergamaschi hanno di loro stessi nell’universo del pop italiano. 

Loro sono qui e vogliono lasciare un segno e lo vogliono fare con il pop scelta che, per certi versi, è la più difficile.

Il pop, a differenza del rock, è un pò la musica di tutti giorni. E’ la musica di come la stragrande maggioranza di noi sa di essere.

Il rock è trasgressione, è la vita che vorremmo fare ma che, salvo rarissime eccezioni, non faremo mai.

Il pop è un linguaggio che ha regole precise, prima fra tutte una certa facilità alla melodia, e in questo i Pinguini sono certamente bravi.

Ovviamente con il dono della melodia ci nasci  -Paul McCartney docet– ma lo devi anche saper coltivare negli anni, brano dopo brano.

Ecco che, quindi, la scelta dei Pinguini è, paradossalmente, molto rock perché nasce e si sviluppa come un percorso di crescita dal basso.

Dalla prove in cantina a San Siro….senza passare per Xfactor o simili.

E questa cosa a me piace particolarmente.

Si capisce che questo essere partiti dal basso sta a cuore ai Pinguini così come sta cuore il fatto di essere una band da concerto.

E’ Riccardo Zanotti a spiegare bene questa necessità di leggere la storia del gruppo come espressione di un momento live quando dice, cito più o meno testualmente, che: “noi esistiamo negli occhi di quelli che ci vengono ad ascoltare”.

E’ il solito vecchio discorso dello “scambio” di energia fra il pubblico e l’artista ma se ci credi è maledettamente vero.

Come è vero il fatto che se vuoi suonare davanti ad un pubblico, piccolo o grande che sia, ti devi preparare e deve farlo bene e per questo c’è da lavorare.

Anche questo è un bel messaggio che i Pinguini vogliono far passare sottolineando come l’essere nati a Bergamo e dintorni -zone nelle quali l’etica del lavoro la fa da padrona- abbia portato tutti a migliorarsi senza cercare scorciatoie. Un concerto si prepara con ore di sala prove perché, alla fine, chi sta sul palco ha una precisa responsabilità nell’offrire un buon prodotto a chi è giù dal palco e ascolta.

Tutti quelli che nella vita hanno fatto anche solo qualche concerto scalcagnato in posti più o meno assurdi sanno -e lo dico per esperienza diretta- che quando il concerto è finito e si spengono gli ampli tutta la band si chiede una cosa sola: come è andata?

Per questo motivo mi piace molto la frase contenuta nella canzone Dentista Croazia che dice: “figli di un Dio che è agnostico ma crede nell’oroscopo e quando muori non ti dice dove vai, ti chiede solamente come è andato il live?” 

Questo è il vero senso di essere una band.

E allora viva i Pinguini Tattici Nucleari che hanno fatto un disco pop di ottima fattura, curato come è chiaro che debba essere se, dopo anni di gavetta e brani autoprodotti, diventi la punta di diamante di una Major.

Qualcuno potrebbe obiettare che il disco è perfino “troppo” levigato ma sono certo che i concerti della prossima estate -con arrangiamenti che saranno necessariamente un pò diversi perché i dischi sono una cosa ma i concerti un’altra- riporteranno il tutto nella dimensione più consona e più amata dalla band.

Ma, soprattutto, un plauso sincero a questi 6 ragazzi che ce l’hanno fatta ma sono rimasti loro stessi, perchè questa è davvero la precisa sensazione che ho avuto alla fine della conferenza stampa.

Chiudo con un’annotazione personale ma che fa capire molte cose sull’essenza dei Pinguini: ho chiesto a Lorenzo Pasini, chitarrista solista del gruppo, che tipo di strumentazione usasse e lui, molto tranquillamente, mi ha risposto che preferisce usare il Kemper con i suoi preset perché utilizzare un ampli valvolare potrebbe dare dei problemi che sul palco è meglio evitare. 

Un banale scambio di opinioni fra due che suonano la chitarra.

Conosco persone che non suoneranno mai a San Siro che se la sarebbero menata molto di più.

Sergio Beonio Brocchieri per MusicHunter


PINGUINI TATTICI NUCLEARI

DISPONIBILE DAL 2 DICEMBRE 2022 IL NUOVO ALBUM DELLA BAND MULTIPLATINO

FAKE NEWS


FAKE NEWS SARÁ PRESENTATO DAL VIVO IN 10 DATE 
NEGLI STADI, DOPO I FULMINEI SOLD OUT DELL’OLIMPICO A ROMA E DI SAN SIRO A MILANO. 

Fake News è disponibile dal 2 dicembre in tutti gli store in cd e vinile con quattro 
differenti cover
 e su tutte le piattaforme digitali per Columbia Records/Sony Music Italy.
Sarà possibile incontrare la band per il firmacopie durante gli appuntamenti instore con Feltrinelli:
01.12.22 Daste, via Daste e Spalenga 13, Bergamo _ dalle ore 18.00
05.12.22 UCI Cinema Torino Lingotto, via Nizza 262, Torino _ dalle ore 18.00
06.12.22 Galleria Acquaderni, Bologna _ dalle ore 18.00
07.12.22 Via Appia Nuova 427, Feltrinelli Roma _ dalle ore 19.00

TRACKLIST
01_Zen; 02_ L’ultima volta; 03_Hold On; 04_Stage Diving; 05_Ricordi; 06_Melting Pop; 07_Forse; 08_Fede; 09_Dentista Croazia; 10_Hikikomori; 11_Giovani Wannabe; 12_Barfly; 13_Non sono cool; 14_ Cena di classe

IL TOUR NEGLI STADI 2023

07.07.2023 – VENEZIA PARCO SAN GIULIANO MESTRE – DATA ZERO
11.07.2023 – MILANO STADIO SAN SIRO – SOLD OUT
12.07.2023 – MILANO STADIO SAN SIRO – NUOVA DATA
15.07.2023 – FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI – NUOVA DATA
19.07.2023 – TORINO STADIO OLIMPICO – NUOVA DATA
23.07.2023 – ROMA STADIO OLIMPICO – SOLD OUT
24.07.2023 –  ROMA STADIO OLIMPICO – NUOVA DATA
27.07.2023 – BARI STADIO SAN NICOLA – NUOVA DATA
30.07.2023 – MESSINA STADIO SAN FILIPPO – NUOVA DATA
13.08.2023 – OLBIA RED VALLEY FESTIVAL – NUOVA DATA

Prevendite già attive sui circuiti Ticketone e Ticketmaster
Radio partner del tour è RTL102.5.
Maggiori informazioni su www.magellanoconcerti.it


MusicHunter: Novità


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